martedì 30 dicembre 2014

Un altro giro di orologio

Ormai la fine di questo 2014 è sempre più vicina... poco più di un anno fa scrivevamo per la prima volta dalla neonata pagina Facebook con il nostro nome... ora siamo di nuovo qui, sul questo blog che nel frattempo abbiamo messo in piedi, con nelle tasche e nella testa tutta l'esperienza e le emozioni di tante belle avventure...

Tante belle avventure insieme a voi, che ogni volta non ci avete fatto mancare il vostro sostegno, e anzi, ci avete dato sempre più carica e ci avete spinto ad alzare sempre più in alto la nostra asticella...

Per questo, cercheremo di regalarvi un 2015 ancora più intenso, per continuare ad emozionarvi sempre di più...

Tanti auguri di buona fine e buon inizio del nuovo anno a tutti voi dai B and B&B... Continuate a seguirci!


giovedì 25 dicembre 2014

Tanti auguri!!

Vigilia di Natale... E' tradizione trovarci e cenare insieme... e far due note... 

Allora, perchè non approfittarne e armarsi di telecamera per regalare a tutti voi che ci seguite un grande augurio di Buon Natale??

Ecco il risultato, improvvisatissimo... purtroppo manca Bea (tanto per dire quanto fosse improvvisato), ma abbiamo il supporto della "Family", con la nostra "Babba Natale", la nostra rumorosa mascotte Rullo e nostro papà, Silvano Borgatta, alle tastiere...

Il risultato è questo medley... a onor di cronaca, i brani che abbiamo scelto sono Have yourself a Merry little Christmas (solo piano), In the bleak midwinter, Happy XMas (War is over), Santa Claus is coming to town e Jingle bells.

Buon ascolto a tutti, e tanti tanti auguri da tutti noi! Continuate a seguirci!

sabato 29 novembre 2014

Ancora vivi

Siamo ancora qui, e siam sempre vivi. E' vero che poteva sembrare il contrario, visto questo silenzio prolungato, ma avevamo preannunciato che, dopo gli impegni al Lingotto, ci saremmo concentrati sullo sviluppo di nuove idee e progetti.

Quindi, a breve ci faremo sentire con qualche novità, da una parte pescando qualcosa in quei nostri archivi che, arrivati alla fine dell'anno, sono molto più densi di quanto ci potevamo aspettare all'inizio. Dall'altra, anticipandovi almeno alcune delle tante proposte che ci frullano in testa e metteremo in cantiere in vista del 2015.

Quindi, noi ci siamo sempre... Voi continuate a seguirci!


domenica 16 novembre 2014

E si parla di noi...

La nostra sortita a Paratissima non è passata inosservata! Ecco qui il bellissimo articolo scritto da Mario Tonini e pubblicato su La Valsusa di giovedì 13 novembre! B and B&B e Guido Adaglio: valsusini da export!


martedì 11 novembre 2014

Live@Metrobusk

Avevamo promesso un resoconto del nostro live@Metrobusk... e quindi eccolo qui! 

Una piccola compilation tratta dall'esibizione, con tre delle canzoni che abbiam suonato: Fiume Sand Creek, Budapest e I treni a vapore.

Andate a dare un'occhiata sul nostro canale youtube!


sabato 8 novembre 2014

Soundcloud, we're coming...

Come promesso, eccoci online con la nostra pagina di Soundcloud... Per ora, online ci sono tutte le tracce prese dallo spettacolo di Hellequin, che verranno presto arricchite dagli altri brani originali su cui stiamo lavorando!

Quindi, dopo gli spazi Facebook e Youtube, e ovviamente questo sito, ecco una nuova pagina per poter ascoltare rapidamente i nostri brani! Cliccando sull'immagine, accedete direttamente alla playlist.

Fatevi un giro!


venerdì 7 novembre 2014

Un'altra stazione, per un bellissimo viaggio

A casa... A casa dopo una giornata sicuramente indimenticabile. La giornata che ci ha permesso di capire che possiamo dire la nostra anche "fuori da casa", oltre a quei confini che ci hanno permesso di crescere, di sperimentare, di imparare. 

Oggi alla Stazione Metro del Lingotto siamo arrivati a un'altra stazione fondamentale del nostro cammino, e non ci siamo fermati. L'anno volge ormai al crepuscolo, ma con questa serata direi che ci ha regalato davvero tanto: tutte quelle basi che ci faranno ripartire, se il 2014 non ci regalerà ancora delle sorprese, per un 2015 scoppiettante.

Tutto questo, peró, sarebbe impossibile senza un fattore fondamentale: chi ci segue. Chi ogni volta viene a sentirci, crede in noi, e anche oggi era al nostro fianco, pronto a darci quel calore che serve per rendere una performance da normale a qualcosa in più. Ecco perchè la muscia è bellissima, ecco perchè suonare insieme lo è ancor di più.

Come promesso, da stasera troverete su Soundcloud i nostri brani in mp3. Per ora è quello che abbiamo scritto. Ma presto ce ne saranno altri, perchè sarà un modo per ringraziarvi tutti. 

Continuate a seguirci... Anche perchè si potrà anche star fisicamente fermi.... Ma vi garantiamo che qualcosa in pentola bolle sempre!


martedì 4 novembre 2014

Metrobusk, ormai ci siamo

Ormai ci siamo: il nostro primo live abroad è alle porte. Lo sappiamo, la metro di Torino non è quel meraviglioso dedalo che possono essere le metropolitane di New York, Londra o Parigi... 

ma già la linea è una sola... Facciamola cantare!!!

Manca poco: venerdì, ore 17. Vi aspettiamo! Abbiamo bisogno del vostro sostegno!!




venerdì 31 ottobre 2014

Tra Halloween e le notti del Demonio

Ricordate, dunque, le parole del Vecchio? Le ricordate? Nelle notti dei fuochi, il Diavolo sale sulla Terra, per ricongiungersi con i suoi emissari, qui in superficie… Streghe, maghi. E’ la loro festa, la loro celebrazione. Diversa, completamente diversa da come possiamo intenderle noi… E’ la festa del male, del dolore, della paura.

Con queste parole il Bardo apre uno dei momenti centrali di Hellequin: il Sabba. Il Vecchio l'aveva predetto: nelle notti dei fuochi, come San Giovanni, come quella di stasera, è facile cadere nelle grinfie del Demonio, ed esserne catturato.

Non vogliamo certo dirvi di non uscire stasera solo perchè è Halloween, sia ben chiaro... Ma quale serata meglio di questa per dedicarvi questo brano?

Ormai manca solo una settimana! Vi aspettiamo tutti alla Stazione della Metro del Lingotto, amici di Torino e non solo, e poi tutti sulla pagina Soundcloud! Continuate a seguirci!



lunedì 27 ottobre 2014

Tra "Hellequin" e "I Po'-Lentoni"

Rieccoci di nuovo, dopo qualche giorno di silenzio! Qualche giorno di silenzio dovuto in buona parte anche alla nostra partecipazione a un progetto meraviglioso sorto a Condove quest'anno e che, dopo dieci mesi di prove e fatiche ha raggiunto, domenica scorsa e ieri, i suoi primi obiettivi. E, viste le premesse, non saranno che i primi di una lunga serie!

E noi B and B&B ci sentiamo parte da sempre di questo progetto, quello della Compagnia dei Po'-Lentoni... Po'-Lentoni perchè, come tutte le volte che si parte da zero o poco più, serve del tempo per conoscersi, per studiare, per organizzare. Ma, seppur non dei fulmini di guerra nella preparazione, sul palco di Forza Venite Gente, il musical sulla vita di San Francesco d'Assisi ideato qualche anno addietro da Michele Paulicelli, siam stati capaci di far scoppiare il temporale! 

Noi siamo entrati a vivere quest'avventura al termine del nostro primo concerto in trio, lo scorso 13 dicembre a San Rocco a Condove, Fiocchi di note aspettando Natale. E da allora l'abbiam vista crescere, arricchirsi. E ora piazzarsi sul trampolino di lancio verso nuove e imprevedibili avventure, delle quali vogliamo essere protagonisti. Come esecutori, dietro le quinte, come ieri, dove ci siamo divisi tra palco (Io e Bea, San Francesco e Santa Chiara) e regia (Luca e Cecco indispensabili alle luci), e poi chissà...

E pensare che fino a quest'anno i musical non erano nelle nostre corde... Eppur ci siam dovuti ricredere: tanto che anche il nostro Hellequin, alla fine, si può considerare un musical, o perlomeno un concept album... 

Quindi, mentre il 7 novembre si avvicina in fretta (davvero in fretta...), e noi scaldiamo i motori per una nuova avventura a Paratissima e per presentare a tutti il lavoro completo, ecco un'altra traccia: questa volta è uno strumentale, arricchito dalla bellissima voce di Bea. Il dolore del personaggio della Dama: chi è costei? Presto racconteremo tutta la sua storia: voi continuate a seguirci!!

mercoledì 15 ottobre 2014

Sulla strada di Paratissima 10

Ormai è ufficiale! Siamo anche noi parte di Paratissima 10, la manifestazione off di Artissima, fiera internazionale di arte contemporanea, nell'ambito del progetto Metrobusk. Cos'è Metrobusk? È un'idea che vuole trasformare per un weekend la Metropolitana di Torino in quella di Londra, New York o Parigi, con eventi live e spettacoli, ciascuno dei quali occupa lo slot di un'ora, nelle principali stazioni della nostra Linea1, ovvero Porta Nuova e Lingotto.

Ed è proprio alla Stazione della Metro del Lingotto che vi aspettiamo venerdì 7 novembre alle ore 17 per la nostra prima tappa abroad, fuori dai confini di Condove e della Val di Susa. Una meravigliosa cornice ed una grande occasione. Per la quale non dimenticheremo certo chi siamo: musica acustica, tra italiana e internazionale, per raccontare il nostro solito viaggio. Il nostro, stavolta. Come passeggeri che arrivano, pronti a ripartire, sempre in movimento. 

E allora, proprio il 7 novembre, ne approfitteremo per presentare la nostra pagina Soundcloud. Adesso è ancora vuota, ma da quella sera potrete finalmente trovare i brani da Hellequin: il nostro primo tassello.

Allora, vi aspettiamo tutti, numerosi, a sostenerci al Lingotto. Per fare un po' di casino insieme. Vi aspettiamo!


martedì 7 ottobre 2014

Nuovi programmi

Ciao a tutti! Come già annunciato qualche settimana fa, approfittiamo, dopo settimane dense di impegni ed eventi, di questo spazio di quiete per fermarci un po', e prendere fiato in vista di nuove idee.

Questo, però, non vuol certo dire che non stiamo facendo nulla, anzi! Il nostro compleanno è passato tranquillo, ma sono tanti i progetti che ci frullano per la testa... Innanzitutto, e per ora lo diciamo sottovoce, ma presto faremo sapere di più, segnatevi a mente, tra il 5 ed il 9 novembre, Paratissima 10

Poi, fervono i lavori su Hellequin, che pian piano stiamo andando a concludere, arricchendo la storia originale. 

Quindi, anche se silenziosi, noi ci siamo sempre. E fa piacere passare serate come quella di sabato scorso, la bellissima sfilata di moda medievale organizzata dall'Associazione Culturale Vox Condoviae, durante la quale, prima dell'inizio dello spettacolo, hanno riecheggiato le nostre musiche scritte per Hellequin e, come intermezzo, è stata messa in scena la coreografia montata per Una sera alla locanda. 

Allora, per essere un po' meno silenziosi, ve la vogliamo dedicare: ecco qui, da Hellequin, Una sera alla locanda.

Continuate a seguirci!


mercoledì 1 ottobre 2014

Dopo un anno di strada...

Sembra che sian passati pochi giorni, eppure domenica festeggeremo il nostro primo compleanno. Certo, non con il nostro nome (non avevamo ancora un nome), e nemmeno con la nostra formazione definitiva (eravamo ancora un duo...). Eppure, il seme di tutto quanto è stato piantato quella strana sera del 5 ottobre dello scorso anno. In due, due microfoni e due chitarre acustiche, oppure un'acustica ed una elettrica, e nulla più, a intervallare i concerti di due band rispettivamente hard rock e prog, con ovviamente tutto l'organico (e il sound...!) del caso.

Ancora oggi ci chiediamo cosa ci saltò in testa, eppure rompere il ghiaccio in questo modo regala fiducia. Quella stessa fiducia nelle nostre idee che ci ha spinti a riproporci in altre vesti, e che ci è stata ripagata e con gli interessi da chi, in ambiti diversi, in cornici diverse, in vesti diverse, ci ha ascoltato, ci ha regalato opportunità, ci ha dispensato consigli e critiche. Ecco perchè, a un anno di distanza, ci sembra assurdo riguardare i video del nostro esordio. Perchè ripensiamo al fatto che non avremmo mai immaginato la strada che saremmo riusciti a fare.

Strada che non abbiam certo percorso da soli. Abbiamo avuto tanti sostegni, tanti aiuti, tante persone con le quali ci siam divertiti insieme a tirar fuori qualcosa dal cilindro, a inventarci qualcosa... Vengono in mente la nascita di "Hellequin", l'Inaugurazione del Museo Valsusino della Resistenza, le magiche serate dell'estate di S. Rocco... Tanti tasselli, che stanno componendo il nostro sentiero...

Quindi, un grazie a tutti coloro che ci seguono, ci ascoltano, ci aiutano di volta in volta dal punto di vista logistico, tecnico, organizzativo, o semplicemente con il calore di un applauso. Vi dedichiamo un video da quella prima tappa del Rock'in Toma 2013, da quella fredda e piovosa serata di ottobre di un anno fa... E' sempre bene ricordarsi da dove si parte... Back to the same old place!


martedì 16 settembre 2014

Un grazie per sabato, e nuovi spunti per domani...

Scrivere dopo una serata come quella di sabato non è facile. Non è facile perchè sarebbe scontato cadere nelle consuete banalità in cui si scivola, specialmente quando è ora di ringraziare. Ma ugualmente, il ringraziamento è qualcosa che ci deve essere. Specialmente dopo una serata come quella di sabato.

Chi "Vespa" mangia le mele è stato, e lo sa chi ci ha aiutati in questi giorni o per gli arrangiamenti, o per quanto riguarda le luci, o anche solo le persone con le quali abbiamo parlato e con le quali ci siam scambiati appunti e informazioni, una piccola follia ed una grande emozione. 

Piccola follia perchè, nel poco tempo dalla fatidica domanda "Visto che c'è la mostra della Vespa, suonereste qualcosa sul tema?" accompagnata dall'avventata risposta "Certo!" alla sera del concerto, trovare 20 canzoni che potessero essere "sul tema" non è stato certo facile, così come impararle e renderle ascoltabili. 

Grande, grandissima emozione, perchè ci ha aiutati a capire quanto siamo cresciuti in nemmeno un anno. E quanto siamo cambiati. 

Questo preambolo è necessario per ringraziarvi, e col cuore, perchè suonare è bellissimo, e poterlo fare come se fosse un continuo laboratorio, una continua palestra, e reinventarsi di volta in volta è una possibilità che non tutti hanno. Ed è quella spinta che ci aiuta, di volta in volta, e voler fare sempre di più, a non fermarci.

Proprio a questo proposito, e proprio perchè non abbiamo davvero la minima intenzione di fermarci, ecco qualche nostra iniziativa per il futuro:

Sabato 20 settembre saremo anche noi a Condove in Sintonia, seconda edizione della Festa delle associazioni di Condove, che si terrà nel campo sportivo con ingresso da via Roma. Se non ci trovate sulla locandina, non vi preoccupate: saremo insieme ai nostri amici The Big Money per fare qualche pezzo insieme!


Intanto, continuate a seguirci e a sostenerci! Alla prossima!


venerdì 5 settembre 2014

Bocca di rosa...

Un giorno, Vincenzo Mollica intervistò Fabrizio De Andrè. Passi di questa lunga intervista sono raccolti in uno speciale della Rai che ha come cuore il meraviglioso concerto del grande cantautore genovese al Teatro Brancaccio del 1998, come cornice e presentazione alle canzoni. E tra i tanti, la domanda di Mollica su quale fosse, per Faber, la canzone che meglio lo rappresentasse tra le tante da lui scritte nella sua lunga e meravigliosa carriera. Senza esitare, De Andrè rispose: 

Sicuramente Bocca di Rosa.

La storia di questa canzone, incisa per la prima volta in Volume I, nel 1967, è quella di una forestiera, Bocca di Rosa appunto, che, con il suo comportamento molto libertino arriva a sconvolgere la quiete del piccolo paesino di Sant'Ilario (un sobborgo di Genova), al punto da suscitare le ire e le invidie delle donne del paese, che riescono a convincere, su consiglio di una vecchia zitella inacidita, l'ordine costituito a cacciarla dalla città. 

La canzone, che prende di mira quella mentalità perbenista, bigotta e chiusa, che nel racconto è propria delle donne della provincia ligure, ma in generale si rivolge al mondo intero, conobbe svariate modifiche e incontrò non pochi ostacoli, per le tematiche a dir poco "spinose", visti i limiti imposti dalla censura dell'epoca. Nel 1967, infatti, il disco Volume I venne stampato una seconda volta, e in questo secondo caso il testo della canzone venne modificato: il paesino di Sant'Ilario divenne il fittizio San Vicario, mentre i versi che citavano 

Spesso gli sbirri e i carabinieri 
al proprio dovere vengono meno 
ma non quando sono in alta uniforme 
e l'accompagnarono al primo treno

divennero, su "gentile pressione dell'Arma dei Carabinieri", quelli che tutti noi conosciamo, ovvero



Il cuore tenero non è una dote
di cui sian colmi i Carabinieri
ma quella volta a prendere il treno
l'accompagnarono malvolentieri.

Se la storia di Bocca di Rosa sia vera o frutto di finzione, questo non è dato saperlo con certezza. C'è chi pensa, teoria seccamente smentita da Dori Ghezzi e Paolo Villaggio, che di Faber era grande amico, che la "vera" Bocca di Rosa fosse Liliana Tassio, deceduta a Sampierdarena nel 2010, all'età di 88 anni.
Dori Ghezzi, invece, sostiene di aver saputo proprio dal marito che la musa ispiratrice non era genovese, ma una fan, triestina, che gli raccontò la sua storia e lo colpì a tal punto da spingerlo a scrivere la canzone. Ad ascoltare questa teoria, quindi, un fondo di verità l'avrebbe la storia di Maritza, la bella prostituta istriana protagonista della biografia romanzata di Bocca di Rosa nel libro Un destino ridicolo, scritto a quattro mani da Alessandro Gennari e lo stesso Faber, che sarebbe poi divenuto nel 2008 un film diretto da Daniele Costantini e intitolato Amore che vieni, amore che vai...

La verità, probabilmente, come spesso se non sempre accade per questi misteri, non la scopriremo mai, ed i suoi protagonisti ormai non calcano più questa terra. Quel che resta di sicuro è quel capolavoro magico che è, e che sempre sarà, questa canzone immortale: Bocca di Rosa.


La chiamavano bocca di rosa 
metteva l'amore, metteva l'amore, 
la chiamavano bocca di rosa 
metteva l'amore sopra ogni cosa. 

Appena scese alla stazione 
nel paesino di Sant'Ilario 
tutti si accorsero con uno sguardo 
che non si trattava di un missionario. 

C'è chi l'amore lo fa per noia 
chi se lo sceglie per professione 
bocca di rosa né l'uno né l'altro 
lei lo faceva per passione. 

Ma la passione spesso conduce 
a soddisfare le proprie voglie 
senza indagare se il concupito 
ha il cuore libero oppure ha moglie. 

E fu così che da un giorno all'altro 
bocca di rosa si tirò addosso 
l'ira funesta delle cagnette 
a cui aveva sottratto l'osso. 

Ma le comari di un paesino 
non brillano certo in iniziativa 
le contromisure fino a quel punto 
si limitavano all'invettiva. 

Si sa che la gente dà buoni consigli 
sentendosi come Gesù nel tempio, 
si sa che la gente dà buoni consigli 
se non può più dare cattivo esempio. 

Così una vecchia mai stata moglie 
senza mai figli, senza più voglie, 
si prese la briga e di certo il gusto 
di dare a tutte il consiglio giusto. 

E rivolgendosi alle cornute 
le apostrofò con parole argute: 
"il furto d'amore sarà punito- 
disse- dall'ordine costituito". 

E quelle andarono dal commissario 
e dissero senza parafrasare: 
"quella schifosa ha già troppi clienti 
più di un consorzio alimentare". 

E arrivarono quattro gendarmi 
con i pennacchi con i pennacchi 
e arrivarono quattro gendarmi 
con i pennacchi e con le armi. 


Il cuore tenero non è una dote
di cui sian colmi i carabinieri
ma quella volta a prendere il treno
l'accompagnarono malvolentieri

Alla stazione c'erano tutti 
dal commissario al sagrestano 
alla stazione c'erano tutti 
con gli occhi rossi e il cappello in mano, 

a salutare chi per un poco 
senza pretese, senza pretese, 
a salutare chi per un poco 
portò l'amore nel paese. 

C'era un cartello giallo 
con una scritta nera 
diceva "Addio bocca di rosa 
con te se ne parte la primavera". 

Ma una notizia un po' originale 
non ha bisogno di alcun giornale 
come una freccia dall'arco scocca 
vola veloce di bocca in bocca. 

E alla stazione successiva 
molta più gente di quando partiva 
chi mandò un bacio, chi gettò un fiore 
chi si prenota per due ore. 

Persino il parroco che non disprezza 
fra un miserere e un'estrema unzione 
il bene effimero della bellezza 
la vuole accanto in processione. 

E con la Vergine in prima fila 
e bocca di rosa poco lontano 
si porta a spasso per il paese 
l'amore sacro e l'amor profano. 

mercoledì 3 settembre 2014

Chi "Vespa" mangia le mele...

Il prossimo 13 settembre, alle ore 21, torneremo in scena a Condove, nella Chiesa di San Rocco in Via Cesare Battisti, con Chi "Vespa" mangia le mele, spettacolo di musica in Vespa e non solo, per dare il nostro contributo all'inaugurazione della mostra d'arte a cura di Associazione Culturale Sillabe di Sale e Tina Masoero Vespa Evolution.

E da Condove, che domenica 14 sarà teatro del Raduno Nazionale Vespa, partiremo, come al solito nei nostri concerti, per un viaggio... Che come protagonista avrà il mitico ciclomotore Piaggio, e non tanto la sua storia, ma piuttosto, come succede per tutte le icone, quella delle conseguenze a cui questa simpatica due-ruote ha portato... La Vespa come boom economico, la Vespa di Vacanze Romane, la Vespa con la quale correre una Parigi-Dakar, oppure girare il mondo... Insomma, la Vespa come viaggio nella cultura e nelle culture, come mezzo di trasporto di un'intera epoca... E il viaggio non si ferma qui... Ogni tanto scenderemo dalle nostre Vespe e curioseremo un po', perchè curiosare non guasta mai, anche quello che ci offre il panorama al di là del guard rail...

Sabato 13 settembre, quindi, vi aspettiamo per viaggiare con noi... e, come diceva quello spot, ricordate:

Chi "Vespa" mangia le mele, chi non "Vespa" no... Un morso alla mela, un vroom alla Vespa... Un vroom alla Vespa... e lasciati indietro tutti quelli senza fantasia...

Vi aspettiamo!





lunedì 1 settembre 2014

E inizia settembre...

Dopo un mese di agosto passato a sfornare idee e nuovi progetti, con settembre siamo pronti a tornare in scena per nuovi ed interessanti appuntamenti!

Sabato 13 settembre, a partire dalle 21, saremo a Condove, nella Chiesa di San Rocco, per presentare il nostro nuovo spettacolo Chi "Vespa" non mangia le mele, studiato in vista del Raduno Nazionale Vespa previsto a Condove domenica 14 e nella cornice della mostra d'arte Vespa Evolution, a cura di Associazione Culturale Sillabe di Sale e Tina Masoero, che aprirà i battenti proprio sabato 13 alle 19 con l'inaugurazione alla quale presenzieremo anche noi.

Sabato 20 settembre, invece, sarà la volta di Condove in Sintonia, giornata di musica al campo sportivo che è alla sua seconda edizione e ci vedrà partecipare al fianco di altre band della valle e non solo!

Di entrambi gli eventi pubblicheremo nei prossimi giorni ulteriori informazioni. Continuate a seguire la nostra sezione live per essere sempre aggiornati sulle nostre iniziative!

Stiamo tornando! E vi aspettiamo! 


giovedì 28 agosto 2014

L'uomo coi capelli da ragazzo... sottile linea tra lucidità e follia...

Ero matta in mezzo ai matti. I matti erano matti nel profondo, alcuni molto intelligenti. Sono nate lì le mie più belle amicizie. I matti son simpatici, non come i dementi, che sono tutti fuori, nel mondo. I dementi li ho incontrati dopo, quando sono uscita...

Quando abbiamo cominciato a coltivare l'idea di abbinare musica e letteratura italiana nel nostro progetto Paese di Poeti, Paese di Cantori il nostro obiettivo era proprio questo: le poche righe con le quali ho iniziato questo post sono di Alda Merini, e la biografia della poetessa milanese, più volte internata in ospedali psichiatrici e che conobbe da vicino la follia, permette di comprenderne il peso più di qualunque altra parola.

Ed è qui che il collage comincia a costruirsi: come un'eco, ecco cominciare la storia de L'uomo coi capelli da ragazzo, canzone che Ivano Fossati scrisse nel 1988. Il protagonista è un uomo, un matto, che avrà quarant'anni, e i capelli da ragazzo, un'età indefinibile. Il racconto è quello del parallelismo impossibile tra due mondi troppo lontani: quello dell'Uomo coi capelli da ragazzo, costruito da fantasia senza controllo, la fantasia dei folli, quella che porta a vedere quel bel mare di Lombardia, che cresce attorno ai muri, come seminato a grano. E dall'altra, il mondo razionale. Un mondo lontano e diverso: l'Uomo coi capelli da ragazzo tiene l'anima per sè, in mezzo al cortile. E nessuno si spinge fin da lui, eccetto il medico, nessuno si ricorda di lui. Eppure, chi venisse a prenderlo la domenica vedrebbe che bel mare che c'è...


L'uomo avrà quarant'anni 
e i capelli da ragazzo 
in mezzo al cortile tiene 
l'anima per sè 
Il medico lo guarda 
il medico tranquillo lo ascolta 
gli lascia servire in tavola 
tutte le volte che c'è. 
Così parlano del tempo 
di questo vento che porta via 
e ancora del mare 
di questo bel mare di Lombardia 
che cresce attorno ai muri 
come seminato a grano 
quando d'estate canta e soffia 
qualche vapore lontano. 

Chi venisse a prenderlo 
una domenica 
vedrebbe che bel mare che c'è. 

Qui il ricordo non è uomo 
e il più delle volte nemmeno donna 
qui è il tempo che sta seduto 
a mettere i numeri in colonna 
Non per tracciare una rotta 
chè non si può dare una via 
quando a un acuto dolore segue 
una più acuta fantasia, 
L'uomo avrà quarant'anni 
e i capelli da ragazzo 
in camera ha un ritratto che 
si è fatto da sè. 

Chi venisse a prenderlo 
una domenica 
vedrebbe che bel mare che c'è. 


lunedì 25 agosto 2014

In piena facoltà, Egregio Presidente, Le scrivo la presente, che spero leggerà

Chi era Boris Vian? Difficile dirlo, difficile dare un'identità a un artista tanto poliedrico. Fu scrittore, poeta, autore di opere teatrali. Ma anche musicista, abile trombettista fin dalla tenera età. E, grande appassionato di jazz, critico e dirigente del reparto discografico jazzistico della Phillips...
Morì giovane Boris Vian: ad appena trentanove anni, d'infarto, conseguenza di una cardiopatia che lo accompagnava da anni. Alle sue spalle lasciava una vera montagna di lavoro. Biografi raccontano come scrivesse a ogni ora, di giorno e di notte, ed a testimoniarlo rimangono infatti una decina di romanzi (tra cui il breve e scandaloso Sputerò sulle vostre tombe, scritto per scommessa e sotto lo pseudonimo di Vernon Sullivan, opera che gli donò la celebrità), svariate pièces teatrali e circa cinquecento canzoni.

Tra esse, una in particolare rimase destinata ad entrare nella storia come uno dei più grandi inni alla pace mai scritti: il suo titolo era Le deserteur. La scrisse nel 1954, per pubblicarla poco dopo la disfatta francese a Dien Bien Phu, che segnò la fine della guerra in Indocina. 

Cantata inizialmente da Marcel Mouloudji, poi in un secondo momento da Vian, conobbe in seguito numerose interpretazioni da parte di molti artisti. In Italia arrivò grazie a Luigi Tenco, che la tradusse come I padroni della Terra. In seguito, venne ritradotta nella versione più nota, cantata da Ornella Vanoni e, soprattutto, Ivano Fossati. 

Sono passati sessant'anni da quando Vian prese carta e penna e scrisse questi versi, ma ancora oggi le parole suonano fin troppo familiari, fin troppo attuali. Questo è il nostro piccolo tributo...


In piena facoltà,
Egregio Presidente,
le scrivo la presente,
che spero leggerà.
La cartolina qui
mi dice terra terra
di andare a far la guerra
quest'altro lunedì.
Ma io non sono qui,
Egregio Presidente,
per ammazzar la gente
più o meno come me.
Io non ce l'ho con Lei,
sia detto per inciso,
ma sento che ho deciso
e che diserterò.

Ho avuto solo guai
da quando sono nato
e i figli che ho allevato
han pianto insieme a me.
Mia mamma e mio papà
ormai son sotto terra
e a loro della guerra
non gliene fregherà.
Quand'ero in prigionia
qualcuno m'ha rubato
mia moglie e il mio passato,
la mia migliore età.
Domani mi alzerò
e chiuderò la porta
sulla stagione morta
e mi incamminerò.

Vivrò di carità
sulle strade di Spagna,
di Francia e di Bretagna
e a tutti griderò
di non partire più
e di non obbedire
per andare a morire
per non importa chi.
Per cui se servirà
del sangue ad ogni costo,
andate a dare il vostro,
se vi divertirà.
E dica pure ai suoi,
se vengono a cercarmi,
che possono spararmi,
io armi non ne ho.

P.S.: Per chi fosse interessato ad approfondire ulteriormente la magnifica storia di questa canzone, allego anche questo link.

domenica 17 agosto 2014

Gioco di bimba...

1972: è l'anno di uscita de L'uomo di pezza, delle Orme. Un album che è praticamente un concept, e che ha come filo conduttore la figura di un uomo imbambolato, che diviene "di pezza" nei confronti di una donna.

In particolare, Gioco di bimba, seconda traccia dell'album e uno dei massimi successi della band, racconta, con l'efficacia del suo testo, sospeso tra favola e realtà, uno stupro, perpetuato ai danni di una ragazzina.

Questa è una canzone alla quale siamo molto legati: innanzitutto per la storia che racconta, che, proprio perchè avvolta da quest'atmosfera fiabesca, finisce per essere ancor più dissonante ed esplicita. Poi, perchè è, a nostro avviso, uno dei tanti capolavori della musica italiana che devono essere conosciuti ed ascoltati. Ecco il perchè del nostro tributo, e del fatto che, da quando suoniamo insieme, l'abbiamo eseguita a tutti i concerti.

Il video che segue è tratto dal live Paese di Poeti, Paese di Cantori, andato in scena nella chiesa di S. Rocco a Condove (TO) lo scorso 23 luglio, con Silvano Borgatta alle tastiere. Come al solito, grazie a Andrea Rossi per le riprese.




(1972 - Pagliuca, Tagliapietra)

Come d'incanto lei s'alza di notte,
Cammina in silenzio con gli occhi ancor chiusi
Come seguisse un magico canto
E sull'altalena ritorna a sognare.

La lunga vestaglia, il volto di latte,
I raggi di luna sui folti capelli.
La statua di cera s'allunga tra i fiori
Folletti gelosi la stanno a spiare.

Dondola, dondola, il vento la spinge
Cattura le stelle per i suoi desideri.
Un'ombra furtiva si stacca dal muro:
Nel gioco di bimba si perde una donna.

Un grido al mattino in mezzo alla strada,
Un uomo di pezza invoca il suo sarto
Con voce smarrita per sempre ripete:
"Io non volevo svegliarla così!"
"Io non volevo svegliarla così!"

sabato 9 agosto 2014

Benvenuti!

Benvenuti sul nuovo spazio online dei B and B&B!! Dopo qualche mese passato con la pagina Facebook, siamo arrivati al punto di voler raccogliere i tasselli della strada che abbiam percorso finora e ordinarli un po', in maniera organica.

Ecco quindi nascere questo nostro primo blog ufficiale, dove raccoglieremo un po' tutte le informazioni su di noi, sui nostri progetti già affrontati e quelli futuri, sui nostri concerti e via dicendo. Come sempre, noi vi aspettiamo!! Continuate a seguirci!!