giovedì 29 gennaio 2015

Da "La Valsusa" di oggi

Un mazzo di fiori, tanti ragazzi e un reduce dall'atroce esperienza nei campi di sterminio. Ecco i protagonisti della mattinata davanti al monumento dei Caduti organizzata martedì 27 gennaio dalla Scuola, dall'Amministrazione Comunale e dall'ANPI di Condove. Un momento semplice ma intenso con una testimonianza che vale più di mille discorsi, filmati o canzoni. 
La sera, poi, ecco il primo spettacolo in programma per la celebrazione della Giornata della Memoria. Non si pagava il biglietto, questo il titolo della serata che, sotto l'egida dell'Amministrazione Comunale, le associazioni culturali Sentieri d'Arte, Sillabe di Sale Editore e B and B&B hanno organizzato in ricordo delle vittime della Shoah. I protagonisti sono stati i ragazzi delle scuole medie Bartolomeo Giuliano di Susa e Gian Francesco Re di Condove. Proprio gli studenti hanno lavorato su un progetto di memoria storica dedicando a questa vicenda i loro scritti. La raccolta, antologica, è stata poi raccolta dalla casa editrice Sillabe di Sale nel pregevole volume Non si pagava il biglietto. Cento pagine, di buon formato, con la copertina a cura dell'artista condovese Cristina Carnino. Da segnalare le strisce di fumetti uscite dalla penna di Giacomo Franchino su testo di Federico Olivero Pistoletto. Nel corso della serata sono stati premiati i ragazzi vincitori del concorso letterario e poesie, più un pretesto, che una gara. La scoperta, o meglio, la riscoperta, di uno dei più tragici periodi della nostra storia moderna.
Il gruppo musicale teatrale B and B&B ha portato in scena uno spettacolo in tributo e memoria ai caduti della Shoah. Musiche e testi incrociati e armonizzati con musiche e brani davvero toccanti. Su testi di Alberto Borgatta e Piero Partiti. Al termine della premiazione il sipario non si è chiuso perché la Giornata della Memoria deve essere ogni giorno.

Mario Tonini

Ecco quanto è scritto sul numero odierno de La Valsusa di oggi, come resoconto della serata di martedì, oltre che degli eventi che hanno coinvolto Condove. Cogliamo l'occasione per ringraziare Mario Tonini che più volte ha già scritto di noi e che questa volta ha voluto darci questo titolo di gruppo musicale teatrale che è davvero un gran complimento.

Ora, è il momento di tornare a lavorare, su nuove idee e progetti. Non mancheremo di aggiornarvi! Continuate a seguirci!

Un momento della spettacolo, con Cristiana Ariotti e, nella penombra, Bea.

mercoledì 28 gennaio 2015

Il giorno dopo...

Cosa dire? Cos'altro dire se non ringraziarvi tutti per la serata di ieri sera? Un grazie al Comune di Condove, alle scuole che hanno partecipato, alla Pro Loco, e innanzitutto a Associazione Culturale Sentieri d'Arte e Sillabe di Sale Editore. In particolare, grazie ad Anna Pinzuti, Piero Partiti e Daniela Pernice, che hanno sostenuto le nostre idee e permesso la realizzazione dello spettacolo.

Poi, grazie a Cristiana Ariotti per la sua magnifica interpretazione, grazie a Roberta Morra per la coreografia su Lilì Marlene, e grazie alla regia: a Silvano Borgatta, a Francesco Bracotti alle luci e ad Augusto Ariotti che, oltre all'aiuto tecnico ieri sera, ci ha fornito gran parte del materiale col quale allestire il palco. Senza di lui, sarebbe stato davvero difficile far quel che è stato fatto.

Ora la Giornata della Memoria è passata. Probabilmente il tam tam mediatico che solitamente accompagna le celebrazioni ufficiali scemerà... Ma quel di cui si è parlato, quei contenuti, non vanno dimenticati. Nè oggi, nè domani... Ricordiamo.


martedì 27 gennaio 2015

Il Ricordo


Dell'importanza della Giornata della Memoria e del suo significato sicuramente oggi si parlerà nelle sedi più disparate. Ecco, allora, che possono essere esaurienti al di là di ogni altra parola quelle, durissime, contenute in una delle più grandi testimonianze che possiamo avere sull'Olocausto. 

L'incipit di Se questo è un uomo, di Primo Levi, non ha bisogno di ulteriori introduzioni.

Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.

Per chi volesse seguirci, stasera tenteremo di tributare il merito alla Memoria a Condove, al Salone Parrocchiale, alle ore 21, insieme a Associazione Culturale Sentieri d'Arte e Sillabe di Sale Editore. Sul palco a darci una mano ci saranno anche Roberta Morra e Cristiana Ariotti

Vi aspettiamo!


venerdì 23 gennaio 2015

Anno Nuovo, Vita Nuova: ovvero, dai un nome al Salone Parrocchiale di Condove

Appena di ritorno dal Salone Parrocchiale di Condove per le prove di Non si pagava il biglietto, lo spettacolo scritto da Alberto insieme a Piero Partiti e la collaborazione di Associazione Culturale Sentieri d'Arte e Sillabe di Sale Editore.

Ormai, abbiam dato fuoco alle polveri e vi aspettiamo numerosi martedì 27 gennaio alle 21!

Come promesso, però, volevamo presentare a tutti voi che ci seguite un'iniziativa della quale ci facciamo portavoce: come forse ricorderete, qualche mese fa abbiamo preso parte, insieme a una meravigliosa squadra di ragazzi e ragazze, al progetto che ha permesso di realizzare Forza Venite Gente, sotto l'egida del nome de I Po'-Lentoni...

Quel progetto, ora, ha avuto uno sviluppo, per cui ci siamo ritrovati a lavorare insieme in sette alla gestione del Salone Parrocchiale, che intendiamo far crescere e rendere non solo un autentico spazio teatrale, ma un punto di coesione per tutti, così come lo è stato per noi in quest'anno di lavoro insieme.

Per questo, primo obiettivo è quello di dargli un nome, ed è qui che scendete in campo voi, partecipando all'iniziativa Anno Nuovo, Vita Nuova: cliccando su questo link troverete il form dove inserire quello che pensate possa essere un nome adatto a questa sala. A fine febbraio, il nuovo nome verrà svelato. 

Non resta allora che rinnovare l'invito per martedì! Vi aspettiamo!


domenica 18 gennaio 2015

Un nostro piccolo contributo: 1° Memorial Giuseppe Caresio

Mentre si avvicina l'appuntamento del 27 gennaio, con la Giornata della Memoria a Condove, ecco online il nostro piccolo contributo all'inaugurazione del 1° Memorial Giuseppe Caresio, con la voce di Bea a intonare l'Ave Maria di Bach/GounodLindbergh di Ivano Fossati (con tanto di imprevisto Nokia tune).

Un grazie speciale a Claudio Giordano per le riprese, oltre che ad Anna Pinzuti, a Tina Masoero ed a Eva Caresio per l'opportunità che ci hanno concesso.


venerdì 16 gennaio 2015

Tempo di ricominciare: la Giornata della Memoria

Pochi giorni fa, scrivendo il nostro ultimo post, vi abbiamo detto che, dopo aver condiviso con tutti voi alcuni video "di repertorio" saremmo tornati con delle novità... E' il momento di svelarvele!

Il prossimo martedì 27 gennaio cadrà il 70° anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz da parte delle truppe sovietiche, e in memoria di questo avvenimento verrà celebrata anche a Condove la Giornata della Memoria delle vittime della Shoah

Teatro dell'evento, il Salone Parrocchiale (che si chiamerà così ancora per poco, e vi spiegherò perchè, ma non voglio andare off-topic). Dalle ore 21 andrà in scena la premiazione del concorso letterario Non si pagava il biglietto, che raccoglie poesie e racconti brevi a opera dei ragazzi delle scuole medie di Condove e Susa.

Prima della premiazione, porteremo in scena uno spettacolo in tributo e memoria ai caduti della Shoah, scritto da Alberto insieme a Piero Partiti, con la collaborazione dell'Associazione Culturale Sentieri d'Arte e di Sillabe di Sale Editore. Come spesso accade, un grazie va anche ad Anna Pinzuti, che ancora una volta ci ha voluti al suo fianco nella realizzazione di un progetto così stimolante. 

Nei prossimi giorni vi anticiperemo qualcosa in più. Per ora, vi lasciamo con la locandina dell'evento, impreziosita dal bellissimo dipinto di Cristina Carnino. Continuate a seguirci!!


martedì 13 gennaio 2015

Con le radici nella nostra piccola fetta di mondo...

Un giorno lessi una frase che mi piacque molto: essa recitava

La tradizione non consiste nel mantenere le ceneri ma nel mantenere viva una fiamma

A pronunciarla fu un politico francese dell'inizio del secolo scorso, che sarebbe passato alla storia come un grande pacifista, al punto da essere assassinato proprio a causa del suo diniego alla Prima Guerra Mondiale: Jean Jaurès.

Non conosco l'ambito in cui Jaurès pronunciò queste parole, ma le ho sempre ritenute così, avulse, una grande verità. Perchè tutti noi abbiamo una storia ed una tradizione da difendere, e la nostra tradizione in particolare è quella della fetta di mondo che abitiamo, il Piemonte, che è una culla di storia e di folklore della quale spesso ci dimentichiamo o sottovalutiamo.

Ecco perchè, portando in scena il nostro spettacolo Paese di Poeti, Paese di Cantori, dopo aver viaggiato lungo lo stivale facendo tappa nelle grandi città dei cantautori, come Genova e Bologna (non passiamo e ci fermiamo a Napoli solo perchè la lingua partenopea merita un rispetto che non saremmo in grado di regalarle), vogliamo, in questo piccolo "medley di eccellenze", tornare per un istante a casa, qui dove siam nati e cresciuti, fieri del nostro accento e della nostra natura di popolo che, per dirla con Gipo, non ha mai voluto dire come ama e come muore, e che dentro l'anima ha l'assurdo del dovere e dell'onore, anche a costo di crepare

L'affetto per le proprie radici non è politica nè immobilismo: è semplicemente onorare il proprio retaggio ed amare ciò che si ha intorno, anche per poterlo migliorare.

Ecco quindi il nostro medley, diviso in tre parti: la grande letteratura di Beppe Fenoglio, con il duro incipit del suo romanzo La Malora, quindi un brano tradizionale, Me ideal, eseguito da Silvano Borgatta. Infine, una sorta di testamento ideale dei piemontesi, affidato alla penna del cantore Gipo Farassino.


La mia gente
non ha l'estro di cantare, 
non ha il sole,non ha il mare 
e nemmeno il buonumore.

La mia gente
parla poco e ride a stento, 
e si tiene tutto dentro 
quando ha voglia di gridare.

La mia gente 
come tutti è andata a scuola, 
ma non gli han detto una parola 
della sua civiltà

Ma ci dicono che siamo musoni 
e ci dicono che odiamo i terroni, 
e ci dicono che siam piemontesi, falsi e cortesi e col naso all'insù. 
e ci dicono che siam piemontesi, falsi e cortesi e col naso all'insù.

La mia gente 
dentro l'anima ha l'assurdo, 
del dovere, dell'onore, 
anche a costo di crepare.

La mia gente 
per orgoglio, per pudore,
non ha mai voluto dire 
come ama e come muore.

La mia gente
sopra i banchi di una scuola, 
gli han strappato la sua lingua 
e la sua dignità.

Ma ci dicono che siamo musoni
e ci dicono che odiamo i terroni,
e ci dicono che siam piemontesi, falsi e cortesi e col naso all'insù.
e ci dicono che siam piemontesi, falsi e cortesi e col naso all'insù.









giovedì 8 gennaio 2015

Un piccolo viaggio prog...

Uno dei generi che da sempre apprezziamo maggiormente è sicuramente il rock progressivo, e in particolare quello nostrano: già nella scaletta del nostro primissimo concerto, quando ancora non ci chiamavamo B and B&B, avevamo voluto lasciare spazio ad alcuni brani di grandi band italiane del genere, sebbene il nostro repertorio fosse quasi del tutto in lingua inglese. 

Uno dei brani era Gioco di bimba delle Orme, che già aveva trovato spazio in una di queste nostre chiacchierate, e che è uno dei nostri brani quasi obbligati, che ci piace suonare in ogni occasione.

Ma non avevano ancora trovato spazio due brani che, fusi in un medley, ci sono entrati dentro al punto che ci piace suonarli sempre alla fine dei nostri concerti, per salutarvi, per come la pensiamo noi, al meglio. 

Uno dei due brani è Il banchetto, della PFM, mentre l'altro, che abbiamo suonato ogni volta che siam saliti su di un palco dall'anno scorso a oggi, è Non mi rompete, del Banco del Mutuo Soccorso... Un piccolo grande capolavoro che merita di essere ascoltato e riascoltato!

Che dire, allora: spazio alla musica... E a presto per grandi news! Continuate a seguirci!




Non mi svegliate, ve ne prego,
ma lasciate che io dorma questo sonno,
sia tranquillo da bambino,
sia che puzzi del russare da ubriaco.
Perché volete disturbarmi
se io forse sto sognando un viaggio alato
sopra un carro senza ruote
trascinato dai cavalli del maestrale,
del maestrale, in volo.

Sire, Maesta
Riverenti come sempre siam tutti qua
Sire, Siamo Noi
Il poeta, L'assassino E Sua santita
Tutti, Fedeli Amici Tuoi.
ah... Maesta
Prego, Amici Miei,
Lo Sapete Non So Stare Senza Di Voi
Presto, Sedetevi,
Al Banchetto Attendevamo soltanto voi
Sempre Ogni Giorno Che verra 

martedì 6 gennaio 2015

Era l'autunno, e il cameriere Antonio... una piccola storia (verissima) di moda

Ogni potere, qualunque esso sia, è destinato a fallire di fronte alla moda. Se la moda dice che le gonne devono essere corte, non si riuscirà ad allungarle nemmeno con la ghigliottina.

A pronunciare queste parole, Benito Mussolini. E, senza velleità politica alcuna, è indubbio che se addirittura un dittatore comprende quanto sia impossibile svincolarsi dalla moda, allora è evidente quanto essa sia determinante per stabilire i nostri ritmi e stili di vita.

Anche per questo è sicuramente lungimirante questo brano di Luigi Tenco datato 1964 in cui, con una sottile e beffarda ironia, il grande cantautore descrive i meccanismi perversi dell'inception, se così si può definire, della moda stessa.

Un Tenco sicuramente meno noto, ma non meno geniale, che ci ha colpiti moltissimo e ci ha spinti a metterci alla prova: ecco il nostro piccolo tributo, tratto dalla data zero di Paese di Poeti, Paese di Cantori, della scorsa estate: La ballata della Moda.

Come già accennato qualche giorno fa, il 2015 sarebbe stato un anno di novità: tra queste, potenzieremo il nostro canale Youtube, cercando di postar video dei nostri concerti con maggior frequenza. Speriamo apprezziate! In ogni caso, grazie a tutti voi che continuate a seguirci!


Era l'autunno e il cameriere Antonio
servendo ad un tavolo di grandi industriali
sentì decidere che per l'estate prossima
sarebbe andata di moda l'acqua blu.

Loro dicevano che bastava fare 
una campagna di pubblicità
Mettere in ogni bar un po' di bottigliette
ed il successo non poteva mancare

Antonio tra se rideva
ahahah-ahahah
diceva “me ne infischio della moda io bevo solo quello che mi va”

Venne l'inverno e Antonio vide al cinema
cortometraggi con bottiglie d'acqua blu
fotografie sui muri e sui giornali
di belle donne che invitavano a provarla

in primavera già qualcuno la beveva
e pure lui un giorno a casa d'un amico
dovette berla perché quello imbarazzato
gli disse “scusa ma non m'è rimasto altro”

Antonio però rideva
ahahah-ahahah
diceva “me ne infischio della moda ma in mancanza d'altro bevo quel che c'è”

venne l'estate ed in villeggiatura 
Antonio aveva sete e non sapeva cosa bere
in ogni bar dove chiedeva un dissetante
manco a farlo apposta gli servivano acqua blu

le prime volte lui si era opposto
ma poi pensò “chi me lo fa fare”
e da quel giorno poco a poco si abituò
un mese dopo non beveva altro

Antonio però rideva
ahahah-ahahah
diceva “me ne infischio della moda ma bevo questa bibita perché mi va”

ora è l'autunno, Antonio è all'ospedale
intossicato perché beveva troppo
e per servire quel tavolo importante
s'è fatto sostituire dall'amico Pasquale

stan decidendo per la prossima moda
un pantalone a strisce gialle e nere
basterà fare una gran pubblicità
farlo indossare da qualche grande attore

Pasquale tra se sorride
Ahahaha-ahahah
E dice “me ne infischio della moda io porto solo quello che mi va”
Ma io vedo già Pasquale
Ahahah-ahahah
Chissà come starà male
Coi pantaloni a strisce gialle e nere

domenica 4 gennaio 2015

Ricominciando da dove avevamo finito...

Il 2015 è ufficialmente iniziato anche per noi. E, benchè in una sera a cavallo tra 3 e 4 gennaio in cui il termometro segna quasi 20°C, noi siamo ripartiti da dove avevamo finito il 2014: su un palco, dietro ai nostri microfoni.

Oggi, infatti, siamo stati ospiti dell'inaugurazione del 1° Memorial Giuseppe Caresio a Nichelino, grazie alle nostre amiche, e ormai sostenitrici del nostro progetto, Anna Pinzuti e Tina Masoero, che ci hanno voluti al loro fianco per accompagnare l'evento. 

In un'atmosfera che, nonostante la tematica delicata quale può essere una mostra dedicata a una persona che non c'è più, rievocava più la felicità dei bei ricordi che non la tristezza del distacco, abbiam potuto vivere una bella esperienza di musica e mettere su in piedi una specie di piccolo laboratorio per testare qualche nuova idea. 

Tra quelli che sono ormai i nostri classici, novità assolute per il nostro repertorio e brani che, approfittando dell'evolversi quasi casuale degli eventi, siamo andati a ripescare (erano cinque anni che non suonavamo Come by the hills!), abbiamo così salutato il nuovo anno. Un ringraziamento speciale va anche, e soprattutto, alla signora Eva Caresio, che ha fortemente voluto questa giornata e questa mostra per ricordare suo padre. I ringraziamenti che abbiamo ricevuto alla fine di tutto sono davvero stati un gran premio per noi.

Ora, si riparte, verso la prossima tappa... Che sarà il 27 gennaio... Presto vi diremo di più! Continuate a seguirci, il nostro viaggio ricomincia da stasera!

Selfie da 2015 -1-...


... e Selfie da 2015 -2-